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domenica 18 settembre 2011

L'INFINITO DI POLLOCK/1



Paul Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912Long Island, 11 agosto 1956) è stato un pittore statunitense, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'Espressionismo astratto o Action Painting.
Negli anni quaranta Pollock aveva assistito a delle dimostrazioni di sand painting ("pittura con la sabbia") da parte di nativi americani. Anche i muralisti messicani e la pittura automatica dei surrealisti ebbero una certa influenza sulla sua arte. Pollock negava l'esistenza del "caso"; generalmente aveva un'idea precisa dell'aspetto che una particolare opera avrebbe dovuto avere e per ottenerlo si serviva del suo corpo, su cui aveva il controllo, unito al viscoso scorrere del colore, alla forza di gravità e al modo in cui la tela assorbiva il colore. Si trattava dell'unione del controllabile e dell'incontrollabile. Si muoveva energicamente attorno alle tele spruzzando, spatolando, facendo colare e sgocciolare quasi in una danza e non si fermava finché non vedeva ciò che voleva in origine vedere.



Gli studi di Taylor, Micolich e Jonas hanno analizzato la natura della tecnica di Pollock, scoprendo che alcune opere presentano le stesse caratteristiche dei frattali e che assomigliano sempre più a frattali con il passare del tempo e con il progredire della sua carriera. Si spingono ad ipotizzare che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse formulata.



Forse,  pensava  Taylor,  fisico  dell’Università  di  Sydney   e appassionato d'arte, l'artista con la sua intuizione era arrivato prima del matematico alla nuova geometria. Per provarlo si poteva inserire  una  riproduzione della tela nel  computer  e  tentarne un'analisi matematica, seguendo un procedimento simile a quello utilizzato per i frattali. Con i suoi colleghi, Taylor ha così analizzato la produzione artistica di Pollock tra gli anni 1943 e 1952.


E il computer ha confermato l'idea di  Taylor: le  tele  gocciolate  di Pollock sono frattali  di  cui  è  anche possibile  calcolare  la dimensione. Il  concetto  di  dimensione frattale è piuttosto complicato. Diciamo soltanto che mentre  una linea  ha  dimensione  uno, un quadrato due e  un  cubo  tre,  il frattale ha una dimensione frazionaria, rispetto alle  dimensioni classiche della geometria euclidea. E la dimensione dei lavori di Pollock,  calcolata  al computer, è andata  crescendo  nel  corso degli  anni. Ad esempio, il suo dipinto Alchimia, del 1947,  ha dimensione  1,5 e arriva a 1,72  nelle ultime  opere. "L'analisi  frattale - afferma  Taylor   -  può essere  utile  per autenticare e datare le opere di  Pollock.  Le variazioni  della  dimensione  frattale  riflettono  l'evoluzione delle sue opere".

Alchimia - 1947

Ai frattali è arrivato quindi anche l'artista, non con l'analisi  del matematico,  ma  con l'intuizione, dimostrando ancora  una  volta quale profondo legame esista tra matematica e arte.


CREDITS:
- documentario del 1950 su Pollock di Hans Namut:  http://www.youtube.com/watch?v=6cgBvpjwOGo

- Jackson Pollock - lettere, riflessioni,testimonianze, a cura di Elena Pontiggia, 1991, ed.SE
Pollock (2000) - film biografico di Ed Harris, regista e attore protagonista

5 commenti:

  1. Magari citare le fonti dalle quali avete fatto copia&incolla, no?

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  2. Nei Credits trovi tutte le informazioni.
    Noi, però, non riusciamo a trovare il tuo nome, gentile lettore.
    Grazie per averci seguito.
    iPac

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  3. Tutto molto giusto ed esatto quello detto qui su Pollock.
    (albertogiulini)

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  4. Quindi, se ingrandisco un dettaglio di un lavoro di Pollock, ottengo il quadro stesso?
    Frattale è questo che significa...

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