Paul Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956) è stato un pittore statunitense, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'Espressionismo astratto o Action Painting.
Negli anni quaranta Pollock aveva assistito a delle dimostrazioni di sand painting ("pittura con la sabbia") da parte di nativi americani. Anche i muralisti messicani e la pittura automatica dei surrealisti ebbero una certa influenza sulla sua arte. Pollock negava l'esistenza del "caso"; generalmente aveva un'idea precisa dell'aspetto che una particolare opera avrebbe dovuto avere e per ottenerlo si serviva del suo corpo, su cui aveva il controllo, unito al viscoso scorrere del colore, alla forza di gravità e al modo in cui la tela assorbiva il colore. Si trattava dell'unione del controllabile e dell'incontrollabile. Si muoveva energicamente attorno alle tele spruzzando, spatolando, facendo colare e sgocciolare quasi in una danza e non si fermava finché non vedeva ciò che voleva in origine vedere.
Gli studi di Taylor, Micolich e Jonas hanno analizzato la natura della tecnica di Pollock, scoprendo che alcune opere presentano le stesse caratteristiche dei frattali e che assomigliano sempre più a frattali con il passare del tempo e con il progredire della sua carriera. Si spingono ad ipotizzare che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse formulata.
Forse, pensava Taylor, fisico dell’Università di Sydney e appassionato d'arte, l'artista con la sua intuizione era arrivato prima del matematico alla nuova geometria. Per provarlo si poteva inserire una riproduzione della tela nel computer e tentarne un'analisi matematica, seguendo un procedimento simile a quello utilizzato per i frattali. Con i suoi colleghi, Taylor ha così analizzato la produzione artistica di Pollock tra gli anni 1943 e 1952.
E il computer ha confermato l'idea di Taylor: le tele gocciolate di Pollock sono frattali di cui è anche possibile calcolare la dimensione. Il concetto di dimensione frattale è piuttosto complicato. Diciamo soltanto che mentre una linea ha dimensione uno, un quadrato due e un cubo tre, il frattale ha una dimensione frazionaria, rispetto alle dimensioni classiche della geometria euclidea. E la dimensione dei lavori di Pollock, calcolata al computer, è andata crescendo nel corso degli anni. Ad esempio, il suo dipinto Alchimia, del 1947, ha dimensione 1,5 e arriva a 1,72 nelle ultime opere. "L'analisi frattale - afferma Taylor - può essere utile per autenticare e datare le opere di Pollock. Le variazioni della dimensione frattale riflettono l'evoluzione delle sue opere".
Alchimia - 1947
Ai frattali è arrivato quindi anche l'artista, non con l'analisi del matematico, ma con l'intuizione, dimostrando ancora una volta quale profondo legame esista tra matematica e arte.
CREDITS:
- documentario del 1950 su Pollock di Hans Namut: http://www.youtube.com/watch?v=6cgBvpjwOGo
- Jackson Pollock - lettere, riflessioni,testimonianze, a cura di Elena Pontiggia, 1991, ed.SE
- Pollock (2000) - film biografico di Ed Harris, regista e attore protagonista
Magari citare le fonti dalle quali avete fatto copia&incolla, no?
RispondiEliminaNei Credits trovi tutte le informazioni.
RispondiEliminaNoi, però, non riusciamo a trovare il tuo nome, gentile lettore.
Grazie per averci seguito.
iPac
Tutto molto giusto ed esatto quello detto qui su Pollock.
RispondiElimina(albertogiulini)
Grazie per l'apprezzamento!
RispondiEliminaiPac
Quindi, se ingrandisco un dettaglio di un lavoro di Pollock, ottengo il quadro stesso?
RispondiEliminaFrattale è questo che significa...