Nonostante la grandissima notorietà di Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963), intorno alla sua figura persiste una perplessità tutta italiana che non lo vede all'altezza del suo ruolo storico, scandaloso senza essere maudit, troppo ironico per essere preso sul serio fino in fondo.
Eppure il percorso dell'artista esiste, è chiaro, è fondante. Noto per le tele Achrome e la Merda d'artista, Manzoni ha però fatto molto altro, che riserva ancora delle sorprese.
Molti lavori di Piero Manzoni esigono, come la Merde d'artiste, il nascondimento dell’opera d’arte. E’ il caso delle Linee, realizzate in esemplari di diversa lunghezza (da 1,76 a 7.200 metri), tra il 1959 e il 1961.
Tutte rinchiuse in scatole e quasi mai esposte srotolate, se non a scopo dimostrativo, le Linee venivano prodotte e nascoste: esistono, ma si possono solo immaginare.
Il 4 luglio del 1960, dalle 4 alle 6,55 del pomeriggio, Piero Manzoni portò a termine, in una tipografia di Herning (Danimarca), la Linea m. 7.200.
Sigillata in un cilindro di zinco ed interrata nei giardini dell’Herning Kunstmuseum, la Linea di Herning sarebbe dovuta essere la prima di una serie di Linee sepolte nelle principali città del mondo, per eguagliare, con la somma totale della loro lunghezza, l’intera circonferenza del globo. Un analogo progetto ipotizzava una linea bianca lunga quanto il meridiano di Greenwich.
Sigillata in un cilindro di zinco ed interrata nei giardini dell’Herning Kunstmuseum, la Linea di Herning sarebbe dovuta essere la prima di una serie di Linee sepolte nelle principali città del mondo, per eguagliare, con la somma totale della loro lunghezza, l’intera circonferenza del globo. Un analogo progetto ipotizzava una linea bianca lunga quanto il meridiano di Greenwich.
L’esistenza della Linea, evocata soltanto dall’intervento dell’artista (che ha firmato l’etichetta, garantendone la lunghezza, il mese e l’anno della realizzazione) può essere visualizzata dal pubblico solo attraverso uno sguardo interiore, mentale.
La sparizione dell'opera d'arte è esibita in modo palese nella Linea di lunghezza infinita: il contenitore, un cilindro di legno senza aperture, racchiude idealmente una linea che esiste solo come puro concetto.
Realizzata in forma di cilindro di legno tornito, pieno, continuo, in esso l'infinito è concepibile non nella sua "misura", ma nel suo pieno assoluto, ed esiste solo tramite lo scarto intellettuale: il concetto.
* Aggiungiamo un link a un video dei Baustelle, dove le citazioni di Piero Manzoni e della sua poetica sono numerose.
credits:
- G.Celant, Piero Manzoni. Catalogo generale, 1975
- Elio Grazioli, Piero Manzoni, 2007
- Baustelle, Un romantico a Milano, 2005
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